Valore diagnostico del lattosio nel latte

È molto importante riconoscere e osservare i trend delle variazioni del lattosio nel latte e la correlazione con altri indicatori, al fine di diagnosticare certe malattie o determinare il periodo di calore dei bovini. La concentrazione di lattosio nel latte può servire anche a valutare il bilanciamento delle diete. Una diminuzione della concentrazione di lattosio nel latte può essere causata da un’alimentazione con scarso apporto energetico o da disturbi della digestione.

Il lattosio e la conduttività elettrica

Le variazioni del lattosio e della conduttività elettrica sono considerate uno degli indicatori più affidabili per la diagnosi della mastite, sia clinica che subclinica. A causa dell’infiammazione della mammella, la sintesi del lattosio nella mammella stessa e il bilanciamento del potassio, del sodio e degli ioni di cloro tra il sangue e il latte subiscono delle alterazioni. La composizione del latte e della sua conduttività elettrica risulta alterata.

Il lattosio e il conteggio somatico delle cellule - somatic cell count (SCC)

È stata osservata una correlazione negativa tra il lattosio e l’SCC nel latte. La concentrazione di lattosio inizia a diminuire quando SCC >100 mila/ml. La variazione è associata ai processi infiammatori della mammella.

Concentrazione di lattosio e proteine del latte

La concentrazione viene associata allo stato di salute dell’animale. Un processo infiammatorio più intenso della ghiandola mammaria e nel corpo influenza l’aumento della concentrazione di proteine. A causa dell’indebolimento delle funzioni della ghiandola mammaria e dell’effetto dei batteri, la concentrazione di lattosio diminuisce.

Metodi per la determinazione del lattosio

Spesso il contenuto di lattosio nel latte viene monitorato tramite l’invio di campioni in laboratorio, anche se grazie allo sviluppo della tecnologia è ormai possibile integrare dei sensori nelle linee del latte, in grado di mostrare il contenuto di lattosio in tempo reale.

Determinazione iodometrica o enzimatica

Si tratta dei metodi di riferimento per determinare il contenuto di lattosio. Sono affidabili e precisi, ma possono essere effettuati solo in laboratorio poiché necessitano di personale qualificato e dell’utilizzo di attrezzatura e reagenti speciali. Inoltre, i test sono relativamente lunghi e non sono molto pratici da utilizzare nelle grandi aziende o nelle strutture per il trattamento del latte.

Attrezzatura spettroscopica di laboratorio

Il lattosio, come altri componenti del latte, viene misurato con l’analisi dell’assorbimento e con lo spettro di emissione tramite i raggi infrarossi. Questa metodologia è molto diffusa in tutto il mondo ed è impiegata in vari laboratori che analizzano i costituenti del latte. L’attrezzatura adottata è molto costosa e richiede degli specialisti qualificati. Tuttavia, grazie allo sviluppo della tecnologia, è ormai possibile rendere questo metodo più pratico e applicabile non solo in laboratorio ma anche nelle aziende agricole.

Analizzatore latte BROLIS HerdLine

L’analizzatore integrato del latte BROLIS HerdLine è una sorta di piccolo laboratorio di cui potrai disporre direttamente nella tua azienda Agricola. La sua funzione è quella di esaminare la composizione del latte di ciascun bovino durante la mungitura. Questo “mini spettroscopio” viene installato nelle stalle della mungitura o sui robot e non richiede reagenti aggiuntivi o manutenzione speciale.

L’analisi dei grassi, delle proteine, del lattosio e degli altri parametri fornisce una valutazione adeguata della salute, della produttività e dell’efficienza economica dei bovini da latte. I dati raccolti durante la mungitura sono processati in tempo reale e possono essere consultati utilizzando l’applicazione BROLIS HerdLine.

Per saperne di più

Cosa influenza il lattosio del latte?

Il lattosio del latte, chiamato anche “zucchero” del latte, è fatto di glucosio e galattosio. Il lattosio si trova solo ed esclusivamente nel latte. Circa il 60-85% del glucosio del sangue è usato per sintetizzare il lattosio del latte.

I fattori principali che determinano la produttività del bovino sono l’ereditarietà, l’alimentazione e lo stato di salute. Si è osservato che in caso di assenza o carenza di alloggi e di tecnologia di manutenzione all’avanguardia, l’aumento della produttività nei bovini è associato a un aumento dei costi dei servizi veterinari. Le variazioni nel contenuto di lattosio nei bovini possono essere associate alla fertilità, a disturbi del metabolismo o a mastiti. L’aumento può segnalare la figliatura mentre la diminuzione può segnalare mastiti, chetosi subclinica o acidosi.

Alimentazione

Le razioni per bovini con un’alta quantità di cibo concentrato hanno anche un alto valore energetico. Ciò consente di determinare la quantità di glucosio richiesto dal corpo del bovino, oltre alla concentrazione del lattosio nel latte. La concentrazione di lattosio nel latte dei bovini molto produttivi alimentati con foraggio a basso apporto energetico può essere ridotta fino al 15 per cento. È essenziale, quindi, che le razioni siano bilanciate correttamente e contengano quantità sufficienti di cereali ed altri cibi o integratori ricchi di carboidrati.

Periodo di lattazione

Nel periodo successivo alla figliazione, la produzione di latte nei bovini aumenta, insieme al fabbisogno di energia. La concentrazione di lattosio nel latte di solito si riduce, per cui è difficile inseminare l’animale. Durante questo periodo esso non è in grado di fornire abbastanza energia per la maturazione degli ovuli e l’ovulazione, per cui il periodo si allunga. Si è osservato che il latte dei bovini alla prima figliazione ha un contenuto di lattosio più alto rispetto a quello dei bovini che hanno avuto due o più lattazioni.

Stato di salute

La funzione principale del lattosio è quella di mantenere il contenuto di acqua nel latte, che lo rende uno degli indicatori più stabili. La sintesi avviene dal glucosio nella ghiandola mammaria, per cui la quantità è direttamente correlata al bilanciamento energetico dell’animale e rivela anche lo stato di salute della mammella. Tuttavia la mastite subclinica, la chetosi o l’acidosi subclinica, i problemi alla figliazione, l’assenza di calore o l’impossibilità di inseminazione sono sempre associati alla bassa concentrazione di lattosio nel latte.